Come lavoro



Il primo incontro
Se la persona in difficoltà è un bambino o un adolescente, il primo colloquio avverrà coi genitori, tutti e due insieme o separatamente.
Dai genitori mi interessa avere un quadro della situazione, scoprire come ognuno di loro vede il figlio o la figlia. Un'altra cosa che ritengo importante è la narrazione della storia, sia quella del bambino che quella dei genitori e della loro coppia. Può bastare un colloquio, ma spesso ne servono due.
Se invece la difficoltà riguarda un adulto, i primi colloqui saranno focalizzati sul problema che l' ha portato a chiedere aiuto, e sulla sua vita.
La valutazione
Qualora, dopo i primi incontri, si decida insieme di iniziare un percorso valutativo, propongo una serie di test per indagare sul tipo di personalità, le problematiche e le risorse.
Nella valutazione dei bambini inizialmente uso test grafici (disegni) e l'osservazione del gioco. Inoltre scelgo, in base all'età e al tipo di problema, qualcuno di questi test: il test delle favole, il test delle emozioni, il test d'intelligenza (WISC), test proiettivi (Blacky, C.A.T., Rorschach).
Se si tratta di adolescenti e adulti di solito utilizzo il test Rorschach e il T.A.T. A volte il SAT.
Per maggiori informazioni cliccare sulla pagina TEST
La restituzione
Terminata la valutazione "restituisco" al paziente - se è un bambino o adolescente anche ai genitori - le ipotesi emerse dai test e dai colloqui. Sottolineo che si tratta di IPOTESI che vanno valutate insieme. Non mi piace fare diagnosi nosografiche: preferisco parlare delle parti di personalità che sembrano funzionare bene, e di quelle che invece rischiano di danneggiare o addirittura bloccare la vita sociale, familiare, emotiva. A questo punto propongo il mio progetto terapeutico, e, se viene accettato, si può iniziare il percorso terapeutico verso l'obiettivo che stabiliamo insieme.
Il percorso terapeutico
ll percorso terapeutico, con impostazione psicoanalitica integrata col metodo EMDR, può durare poche settimane, o mesi, o addirittura anni.
Può essere una passeggiata piacevole o una salita difficile.
Nel cammino ci si può ferire, spaventare, ma anche scoprire paesaggi nuovi e affascinanti.
Si può decidere di fermarsi a mezza strada, o proseguire fino alla meta.
La cosa fondamentale è camminare insieme, in una relazione di fiducia e complicità.